18 dicembre 2020

manifestazione sabato 19 dicembre: variazione parziale programma

ATTENZIONE! Visto il tono intimidatorio preventivo della Questura di Torino davanti alla sola ipotesi di un brevissimo corteo informativo da Piazza Castello a Piazza Palazzo di Città, precisiamo che ci ritroveremo per un presidio statico alle 15:30 sotto il Comune in Piazza Palazzo di Città.

Alle 14:30 saremo comunque in Piazza Castello per volantinare sotto il Palazzo della Regione perché ha le sue responsabilità sul Piano Regolatore della città soprattutto per le scelte che riguardano sanità ed educazione!

Ancora una volta constatiamo che la crisi sanitaria viene utilizzata per soffocare il dissenso: infatti domani pomeriggio le vie del centro saranno piene di persone che potranno creare assembramenti per lo shopping natalizio, ma non potranno invece protestare nel rispetto delle misure di sicurezza!

La chiamano democrazia mentre la trasformano in una tirannia. Non è questa La Torino che Vogliamo!

17 dicembre 2020

19 dicembre, manifestazione: OGNI CITTÀ PRENDE FORMA DALLA SPECULAZIONE A CUI SI OPPONE



OGNI CITTA' PRENDE FORMA DALLA SPECULAZIONE A CUI SI OPPONE

🔥 Manifestazione sabato 19 dicembre 2020 
per dire basta svendite ai privati,
la Torino che vogliamo è una città pubblica e giusta!

👉 H 14:30 Piazza Castello - volantinaggio
👉 H 15:30 Comune di Torino - presidio con interventi


Quest'estate, dopo 25 anni, ha avviato il suo iter amministrativo la Revisione del Piano Regolatore della città.

📆 La Giunta Appendino vorrebbe varare il Progetto Preliminare entro il mese di dicembre.

La revisione del Piano Regolatore Gnerale non è un semplice atto amministrativo, è ciò che disegnerà il futuro di Torino per i prossimi decenni e in primo luogo andrebbe discusso pubblicamente, coinvolgendo tutta la città.

💰 L'attuale Amministrazione ha invece coinvolto la cittadinanza a giochi fatti, con incontri ai quali risultava difficile, se non impossibile, accedere e preferendo sempre interloquire con le associazioni di categoria che rappresentano interessi privati: Collegio dei Costruttori, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Federalberghi.

Siamo quindi di fronte al tentativo di imporre un modello di sviluppo urbano della città che avverrà, senza alcuna discussione o confronto, senza coinvolgere il tessuto sociale della città, sordi alle critiche e ai bisogni della collettività.

🏗 Questo rappresenta il primo problema di questa Revisione del PRG che, nostro malgrado, conferma un modello di città su cui le élites puntano ormai da 40 anni, portato avanti prima dalle giunte di centro-sinistra (nelle diverse forme assunte fino ad arrivare al PD), e ora dai 5 Stelle

La retorica della città post industriale che doveva reinventarsi turistica e capace di attirare capitali da investire nella ristrutturazione dei siti e delle attività industriali dismesse, appartiene agli anni '80 del secolo scorso, eppure la Revisione del Piano Regolatore, dopo quasi 40 anni di fallimenti, non se ne discosta per nulla.

😡 Il vecchio e il nuovo PRG mantengono ancora una visione esclusivamente impostata sul centro della città come unico luogo in cui investire soldi pubblici e attrarre il turismo, mentre i restanti quartieri, trasformati negli anni in un enorme periferia dormitorio, continuano ad essere abbandonati all’unica prospettiva del cemento e della speculazione edilizia.

Manca completamente un'azione pubblica per recuperare e far rivivere la nostra città dopo decenni d’impoverimento e di abbattimento dei livelli di vivibilità provocati dalla chiusura di servizi pubblici, sanitari, sociali, educativi e culturali.

🚋🏘 Manca una vera iniziativa sulle problematiche sociali e ambientali esplose in questi anni come l'emergenza abitativa e il trasporto pubblico, come mancano anche investimenti per far sopravvivere ed avanzare il tessuto sociale della città.

Vengono invece confermate le possibilità di consumo di suolo, con cui proseguirà la svendita del patrimonio pubblico a favore della cementificazione e di mega progetti speculativi, mentre, in piena crisi sanitaria, rimangono chiusi gli ospedali pubblici né si fa nulla per potenziare la medicina territoriale; anzi Giunta e opposizioni di centrodestra e centrosinistra ripropongono un progetto come il Parco della Salute, che rappresenterebbe un passo ulteriore verso l'ingresso dei privati nella sanità e che va assolutamente bloccato.

🏡🏥 Noi movimenti, comitati e associazioni, ci siamo mossi in questi anni per difendere i servizi e gli spazi pubblici, il verde e la vivibilità, e oggi troviamo poco o nulla di confortante nella revisione del PRG voluta dall'amministrazione Appendino, se non una conferma che questa non è la città che vogliamo!

Ci diamo quindi un primo appuntamento per il 19 dicembre 2020, per dare vita ad una iniziativa pubblica all'aperto in piena sicurezza, un momento in cui si incontreranno i percorsi di lotta e resistenza a questa visione della città e che permetterà anche di presentare le Osservazioni al PRG elaborate dalle varie realtà.

🌳💥🏩Cominciamo a mettere insieme i tasselli di una città diversa, un’altra città, la Torino che vogliamo! 

https://www.facebook.com/events/445279163556513/

La Torino che vogliamo su Radio Blackout 105.25

Radio Blackout ha dedicato dello spazio e un servizio a La Torino che vogliamo e alla manifestazione di sabato 19 dicembre pomeriggio. Qui il podcast https://radioblackout.org/2020/12/ogni-citta-prende-forma-dalla-speculazione-a-cui-si-oppone/

Venerdì 18 dicembre attorno alle 19,30, nuovo servizio con interviste in onda per radio sui 105.25FM e on line su https://radioblackout.org/

12 dicembre 2020

giovedì 17 dicembre: audizione alla Conferenza di Copianificazione

Nell'ambito delle iniziative di critica e contrapposizione al progetto di revisione del Piano Regolatore avviato dalla Giunta Appendino,  movimenti, associazioni e comitati che si riconoscono nel percorso collettivo  "La Torino che vogliamo" hanno chiesto e ottenuto di illustrare nel corso della Conferenza di Copianificazione convocata dal Comune di Torino, le osservazioni al progetto già presentate al Comune stesso e le motivazioni che ne stanno alla base. La Conferenza,  composta da Comune di Torino, Regione, Città Metropolitana e Ministero dei Beni Culturali, che hanno diritto di voto e da diversi altri soggetti come ASL, aziende di servizi pubblici ecc., ha  il compito di concordare i processi e le regole di gestione del territorio, che il Piano Regolatore dovrà poi rispettare. Movimenti, associazioni e comitati sono stati convocati  giovedì 17 dicembre,  in videoconferenza. 
Le osservazioni alla revisione del PRG che spiegheremo in audizione  sono pubblicate sul blog https://latorinochevogliamo.blogspot.com/ e verranno anche presentate pubblicamente nel corso dell'iniziativa di sabato 19 dicembre pomeriggio in centro città (https://latorinochevogliamo.blogspot.com/2020/12/19-dicembre-manifestazione-ogni-citta.html - -https://www.facebook.com/events/445279163556513/)


Osservazioni al progetto di revisione del Piano Regolatore Generale di Torino

cliccando sul nome del soggetto presentatore di osservazioni al progetto di revisione del Piano Regolatore Generale di Torino, si accede al post nel quale sono pubblicate tutte quelle presentate dal soggetto medesimo


Assemblea21

Assemblea Riapriamo il Maria Adelaide - Manituana - Laboratorio Culturale Autogestito

ATTAC – Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini - Comitato torinese 

Comitato No Tav Torino

Comitato Salviamo i prati

Comitato Zona Aurora

Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Piemonte

Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio - Comitato per il Torinese

Potere al Popolo! Torino

Osservazioni: Assemblea21

Ai sensi dell’art. 15, 1.4. della Legge Urbanistica Regionale n. 56/77 i sottoscritti presentano la seguente Osservazione alle previsioni riguardanti l’emergenza abitativa della Città.

Rileviamo che la descrizione di questo fenomeno economico-sociale, che pone  Torino ai primi posti dell’emergenza abitativa nel Paese, è accurata e dettagliata ma non spiega perché il Piano Regolatore del 1995 non abbia dato i risultati attesi né  formula proposte adeguate al superamento dell’emergenza stessa.

Non rappresenta certo una soluzione, e nemmeno una efficace attenuazione dell’emergenza abitativa, la proposta di ritocco verso l’alto dei già alti indici di edificabilità del vecchio Piano,  in cambio di

Osservazioni: Assemblea Riapriamo il Maria Adelaide - Manituana - Laboratorio Culturale Autogestito

Le sottoscritte e i sottoscritti cittadine e cittadini, autoconvocatesi e autoconvocatisi in assemblea pubblica il 29 luglio o firmatarie e firmatari dal 29 luglio, presa visione delladeliberazione in oggetto e dei relativi allegati osservano quanto segue:

H è il simbolo mondiale di Ospedale. Era il simbolo che sul PRG della Città di Torino definiva la destinazione d’uso anche dell’isolato compreso tra Lungo Dora Firenze, via Messina, via Pisa e via Catania ben noto come Ospedale Maria Adelaide. La Regione, incurante della volontà degli abitanti del quartiere e della città, ne ha imposto la chiusura nel 2006 ed ha in seguito cercato di venderlo al miglior offerente. Finora, per fortuna, non ha trovato acquirenti, anche perché l’edificio è vincolato alla destinazione H.

L’ex ospedale diventerebbe sicuramente più appetibile per il mercato immobiliare se quel vincolo venisse tolto. La pandemia da Sars-Cov-2 ha dimostrato che la tragica e mortale virulenza del contagio,

Osservazioni: ATTAC – Associazione per la Tassazione delle Transazioni finanziarie e l’Aiuto ai Cittadini - Comitato torinese

Osservazioni preliminari:

- manca qualsiasi motivazione del ritardo di almeno 25 anni nell’adempimento dell’Art. 17.1. della Legge Regionale 56/77: Il PRG ogni dieci anni è sottoposto a revisione intesa a verificarne l'attualità e ad accertare la necessità o meno di modificarlo, variarlo o sostituirlo;

- L’adozione del PRG attualmente in vigore risale al 1995.

- l’analisi dei risultati dell’applicazione di quel Piano, efficacemente riassunti nei Capitoli 5 e 6 della Relazione, evidenzia il fallimento delle sue previsioni di ripresa economica e di sviluppo della Città,

Osservazioni: Comitato No Tav Torino

 Osservazione n. 1

I sottoscritti rilevano che la vasta documentazione in merito all’oggetto,  scaricabile dal sito della città,  non  fa cenno alcuno alla grande infrastruttura ferroviaria denominata Eurocorridoio 5 Lisbona-Kiev il cui tracciato coinvolge anche la città di Torino  e  richiede di conseguenza strumenti di pianificazione e di regolamentazione dell’attività urbanistica e edilizia. 

L’assenza di qualsiasi riferimento all’Alta Velocità potrebbe trovare una spiegazione nella contrarietà alla realizzazione di tale progetto formalizzata dal Consiglio comunale di Torino  nella Mozione n. 5736 del 5 dicembre 2016, nell’Ordine del giorno n. 3401 del 29 ottobre 2018 e  nella “controprova”

Osservazioni: Comitato Salviamo i prati

 Ambito 8.15 Quartiere Dora, prato di Via Madonna della Salette

Con il documento in oggetto la Giunta comunale si profonde in molte, ripetute e ricorrenti dichiarazioni di voler rivalutare ed estendere il verde urbano. Esse non trovano però convincenti conferme nella documentazione pubblicata. Né esauriscono le possibilità di intervento le due nuove ZAE – Zone Agricole Ecologiche, localizzate ai bordi della città, e tanto meno la diffusione del verde su soletta o verticale, privo di qualsiasi benefica funzione ambientale.

Eppure sarebbe questa l’occasione per attuare le previsioni del progetto TOCC – Torino Città da Coltivare, finalizzato all’introduzione di forme di agricoltura e forestazione urbana multifunzionale

Osservazioni: Comitato Zona Aurora

A seguito dell’assemblea pubblica svolta ai “giardini Alimonda” in data 7 ottobre, al cui OdG si è discusso delle problematiche sociali inerenti il quartiere Aurora, il “Comitato di zona Aurora” si fa portavoce della seguente osservazione in relazione all’area denominata “Ponte Mosca” (situata fra Corso Brescia, Via Aosta, Lungo Dora Firenze, Corso Giulio Cesare).

L’evoluzione urbanistica dell’area ha visto un progressivo passaggio da area destinata a servizi pubblici scolastici ad attuale area a destinazione terziaria, quest’ultima mai entrata realmente in essere in quanto attualmente la sede di Corso Brescia ospita diverse attività associative (ad oggi sotto sfratto e senza nuovi spazi) e la contigua area verde è stata volutamente lasciata in stato di abbandono per anni. Nondimeno il prossimo PRG prevede un ulteriore cambio di destinazione d’uso in “area Direzionale”.

Osservazioni: Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua - Comitato Acqua Pubblica Piemonte

Invarianza idraulica
Punto 8.2.1.2., pag. 126
Punto1.2. pag. 13 e punto 2.3, 1), pag. 32  delle Norme Tecniche di Attuazione  (NTA) Volume I
Punto 3.2.1.1. Il Regolamento edilizio n. 381, pag. 27

Crediamo che sia necessario riflettere attentamente sull’attuale modello di pianificazione urbana delle città improntato in larghissima parte a una crescita continua che oggi gli stessi cambiamenti climatici in atto e i rischi di eventuali nuove emergenze idriche e sanitarie hanno messo seriamente in crisi. 

La soluzione di questo problema non può gravare solo sulla responsabilità individuale dei cittadini e sui loro stili di vita.

Osservazioni: Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio - Comitato per il Torinese

BERTOLLA SUD

L’area Sud del quartiere Bertolla, inserita nel PTO e parzialmente nel Piano d’Area del Parco del Po Torinese, attraverso la Variante al PRG n 228 del 2012, è stata oggetto di una trasformazione urbanistica che ha compromesso gravemente i caratteri identitari dell’ultimo borgo rurale di Torino. Andando ad aggravare la situazione di quella zona della città, interessata da un forte sviluppo edilizio anche negli ambiti 6.h S. Mauro e 6.l Bertolla Nord.

Il passaggio da ATS a ZUT (Ambito 6.6 Bertolla Sud), previsto dalla Variante 228, ha reso possibile lo stravolgimento dell’area, nonostante questa necessitasse di essere preservata e valorizzata per le caratteristiche di tipo storico, architettonico e ambientale di elevato valore. La zona di Bertolla,

Osservazioni: Potere al Popolo! Torino

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

Lo stato della sanità torinese
È ormai riconosciuto che la sanità pubblica ospedaliera torinese sconta un livello strutturale e organizzativo inadeguato e necessita di un intervento di riorganizzazione e potenziamento complessivo. Le strutture esistenti sono tra le più vecchie d’Italia e hanno periodicamente bisogno di manutenzioni straordinarie fronte a crolli, cedimenti, contaminazione degli impianti da parte di organismi a crescita ambientale, etc. Tuttavia, la riorganizzazione dei servizi nel recente passato non solo è stata sganciata dall’ammodernamento edilizio (con l’eccezione sporadica di alcune strutture universitarie), ma si è, inoltre, caratterizzata per l’assenza di un ordinamento razionale, essendo prevalentemente votata al taglio dei costi. Il blocco del turnover e la costituzione di “hub”, centri che accorpano alcuni servizi in

11 dicembre 2020

Riunione organizzativa domenica 13 dicembre ore 21

La Torino che Vogliamo si riunisce in modalità a distanza domenica 13 dicembre alle ore 21. All'ordine del giorno la preparazione dell'iniziativa del 19 dicembre in centro città e il coordinamento delle realtà che parteciperanno, portando le loro osservazioni sulla revisione del Piano Regolatore, alla Conferenza di Coopianificazione del 17 dicembre organizzata dal Comune di Torino.

Per partecipare alla riunione chiedere il link scrivendo a latorinochevogliamo@gmail.com prima delle 21 di domenica 13.

07 dicembre 2020

Emergenza abitativa - comunicato Case occupate Zona San Paolo

La mozione approvata dal Consiglio Comunale il 30 novembre (prima firmataria Tisi del PD) è largamente insufficiente per contrastare l'emergenza abitativa: nessuna richiesta di una proroga del blocco sfratti per evitare il ciclone che si abbatterà sul diritto all'abitare a partire dal primo gennaio; nessuna richiesta di incrementare l'offerta di edilizia residenziale pubblica e solo un timido accenno ad un fondo salva sfratti; nessuna richiesta di una accelerazione dell'erogazione del Fondo di Sostegno alla Locazione. La Regione Piemonte ha chiuso i bandi al 30 settembre e a distanza di più di due mesi i soldi sono un miraggio per chi ha partecipato al bando. È chiaro che comunque si tratta, nel caso del Fondo alla Locazione, di semplice "agopuntura" oltretutto drammaticamente escludente. Il PD, da sempre favorevole al famigerato social housing, non è chiaramente interessato a strutturare risposte per i bisogni delle fasce deboli. Per quanto riguarda gli alleati di Governo e "avversari" nel Consiglio Comunale, sotto la bandiera pentastellata si è mossa la tragica politica della Vicesindaca Schellino ( provenienza Compagnia di San Paolo), che ha costretto i senzatetto ad accamparsi sotto il Comune per protesta dopo la chiusura del sito temporaneo di Piazza d'Armi. Assemblea21, che ha aderito al percorso "La Torino che vogliamo", ha presentato una osservazione alla Proposta Tecnica del PRG. Nell'osservazione si ricorda che a fronte di 21.232 alloggi vuoti ci sono 13.675 famiglie in lista d'attesa per una casa popolare. Si chiede quindi alla amministrazione di modificare la destinazione d'uso e gli indici di edificabilità della parte non ancora attuata delle ZT e delle ZTS al fine di soddisfare il fabbisogno di abitazioni popolari e di servizi pubblici locali. Si chiede anche di modificare il "Regolamento dei Beni Comuni Urbani", parte III, al fine di consentire la consegna di un immobile pubblico per una gestione collettiva da parte di una comunità di famiglie senza casa costituite in comunità di riferimento che lo occupa a scopo abitativo.

Case occupate Zona San Paolo

27 novembre 2020

Nasce "La Torino che vogliamo"!

 Nasce La Torino che vogliamo!

Quest'estate, dopo 25 anni, ha avviato il suo iter amministrativo la Revisione del Piano Regolatore. La Giunta Appendino vorrebbe varare il Preliminare entro dicembre 2020.

Non è un semplice atto amministrativo, è ciò che disegnerà il futuro di Torino per i prossimi decenni e in primo luogo andrebbe discusso pubblicamente, coinvolgendo tutta la città.

L'attuale Amministrazione a guida M5S, in continuità con quelle a guida PD, ha invece coinvolto la cittadinanza a giochi fatti, dopo l'adozione della proposta di Revisione del PRG, con incontri ai quali risultava difficile, se non impossibile, accedere e preferendo sempre interloquire con le associazioni di categoria che rappresentano interessi privati: Collegio dei Costruttori, Confcommercio, Confesercenti, Confindustria, Federalberghi.

Siamo quindi di fronte al tentativo di imporre un modello di sviluppo urbano senza alcuna discussione o confronto, senza coinvolgere il tessuto sociale della città, sordi alle critiche e ai bisogni della collettività.

Questo rappresenta il primo problema di questa Revisione del PRG che, nostro malgrado, conferma un modello di città su cui le élites puntano ormai da 40 anni.

La retorica della città post industriale che doveva reinventarsi turistica e capace di attirare capitali da investire nella ristrutturazione dei siti e delle attività industriali dismesse, appartiene agli anni 80 del secolo scorso, eppure la Revisione del Piano Regolatore, dopo quasi 40 anni di fallimenti, non se ne discosta per nulla.

Il vecchio e il nuovo PRG mantengono ancora una visione esclusivamente impostata sul centro della città come unico luogo in cui investire soldi pubblici e attrarre il turismo, mentre i restanti quartieri, trasformati negli anni in un enorme periferia dormitorio, continuano ad essere abbandonati all’unica prospettiva della cementificazione e della speculazione edilizia.

Manca completamente un’azione pubblica per recuperare e far rivivere la nostra città dopo decenni d’impoverimento e di abbattimento dei livelli di vivibilità provocati dalla chiusura di servizi pubblici, sanitari, sociali, educativi e culturali. 

Manca una vera iniziativa sulle problematiche sociali esplose in questi anni come l'emergenza abitativa e l’edilizia pubblica, come mancano anche investimenti per far sopravvivere ed avanzare il tessuto produttivo e artigianale della città.

Una mancanza di prospettive che si riconferma nella mobilità pubblica sempre più cara e inaccessibile, soprattutto in questi tempi di nuova crisi economica, priva di investimenti pubblici per lo sviluppo di un'alternativa di trasporto cittadino sostenibile e non inquinante, mentre la privatizzazione della GTT avanza a tappe forzate.

Vengono invece confermate le possibilità di consumo di suolo, con cui proseguirà la svendita del patrimonio pubblico a favore della cementificazione e di mega progetti speculativi come il Parco della Salute, il famoso ospedale di eccellenza da 450 milioni di euro, mentre rimangono chiusi (in piena crisi sanitaria) gli ospedali pubblici, si chiudono i pronto soccorso, i poliambulatori, le sale mediche per la prevenzione e la cura territoriale.

Noi movimenti, comitati e associazioni, ci siamo mossi in questi anni per difendere i servizi e gli spazi pubblici, il verde e la vivibilità, e oggi troviamo poco o nulla di confortante nella revisione del PRG voluta dall’amministrazione Appendino, se non una conferma che questa non è la città che vogliamo!

Ci diamo quindi un primo appuntamento per il 19 dicembre, per dare vita ad una iniziativa pubblica all'aperto in piena sicurezza, un momento in cui si incontreranno i percorsi di lotta e resistenza a questa visione della città e che permetterà anche di presentare le Osservazioni al PRG elaborate dalle varie realtà

Cominciamo a mettere insieme i tasselli di una città diversa, un’altra città, La Torino che vogliamo!


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