A gruppi, comitati, associazioni e movimenti che hanno presentato le osservazioni alla Revisione del Piano Regolatore e hanno aderito all'appello iniziale e alle successive iniziative di La Torino che Vogliamo
Abbiamo colpito nel segno: l'assessore Iaria è stato costretto ad ammettere pubblicamente il flop della Revisione del Prg. Nei pochi mesi che mancano alla scadenza del mandato, risparmi agli uffici altro lavoro inutile, lasci perdere: è un'altra la Torino che vogliamo.
L'hanno delineata le decine di osservazioni critiche presentate a quel Progetto da numerose realtà di base, i movimenti di lotta che le hanno ispirate e che si sono irrobustiti in questi mesi, il consenso raccolto tra esperti e semplici cittadini.
Idee e proposte molto coerenti tra loro, che già costituiscono una piattaforma alternativa di governo della nostra città sulla quale misurare anche i programmi della prossima consultazione elettorale. Sono contenute nel documento che sarà presto disponibile.
Non le solite toppe e rammendi, per mascherare lo sfruttamento spietato dei beni comuni, dal suolo alle risorse naturali agli esseri umani, ma un tessuto nuovo che intreccia il diritto alla salute, alla casa, al lavoro con una struttura fisica della città in armonia con la natura e l'ambiente.
Proviamo a lanciare questa sfida innanzitutto a noi stess*: nella riunione on line di mercoledì 14 aprile alle ore 21. Un'occasione per verificare tutto ciò che ci unisce e per valutare sia la possibilità di un'iniziativa pubblica cittadina verso metà maggio di rilancio delle idee, iniziative e lotte, sia l'avvio di una campagna contro la candidatura di Torino alle Universiadi 2025 e per la Torino che Vogliamo.
Nessun commento:
Posta un commento