31 marzo 2021

E' FALLITA LA REVISIONE DEL PIANO REGOLATORE DELLA GIUNTA APPENDINO

L'annunciata revisione del Piano Regolatore, contenuta nel programma elettorale del MoVimento 5 Stelle alle scorse elezioni comunali e dal medesimo sbandierata come avviata con un post su Facebook nel settembre 2020, è scomparsa dall'orizzonte.

Sono già passati più di tre mesi da quando nel dicembre scorso si è chiusa la fase delle osservazioni presentate da chiunque avesse interesse in materia. L’assessore Iaria avrebbe dovuto accettarle o rifiutarle, motivatamente, in tutto o in parte e sottoporre al voto del Consiglio Comunale la delibera di Revisione del PRG. Una parte consistente di quelle osservazioni, molto critiche, contrarie e/o alternative, è stata presentata da comitati, associazioni e movimenti che fanno parte del percorso comune “La Torino che vogliamo”.  Era appunto dicembre 2020 e da allora  non se ne è più saputo niente.

Se le elezioni comunali si fossero tenute regolarmente a giugno 2021, il Consiglio Comunale sarebbe stato sciolto a metà maggio e non ci sarebbe più stato tempo per concludere l’iter di approvazione della Revisione del Piano Regolatore della Città: un clamoroso fallimento politico ed amministrativo per l'Amministrazione Appendino e 5 Stelle su un tema di così grande rilevanza. Agli inizi di marzo è però intervenuto il decreto che  rinvia la data delle elezioni al periodo compreso tra il 15 settembre ed il 15 ottobre, concedendo così un po’ di tempo in più per concludere la seconda parte dell'iter di approvazione della revisione.

Consiglio e Commissioni comunali, Circoscrizioni, Conferenza di Copianificazione dovrebbero quindi lavorare a pieno ritmo anche nel mese di agosto per dare una soluzione ai problemi dell'iter, a fronte di un'opposizione come quella messa in atto dalle numerose ed argomentate osservazioni de “La Torino che vogliamo” (https://latorinochevogliamo.blogspot.com/p/osservazioni.html). Gli amministratori e le amministratrici comunali torinesi potrebbero ancora provare a mettere in pratica questa soluzione, ma comunque con un risultato contrapposto alle aspettative proclamate e fornite sia nel programma elettorale del Movimento 5 Stelle sia, in seguito, dai due Assessori all'Urbanistica che nella medesima gestione di quell'iter si sono avvicendati.

Per loro, meglio dunque il fallimento dell'impresa amministrativa, nel goffo tentativo di sganciarlo, sotto elezioni, da quello politico. Per noi, invece, un danno risparmiato alla città e un monito per i/le prossim* nuov* elett* a non proseguire la stessa politica.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Operazione ipocrita, I tempi tecnici amministrativi utili per le revisioni dei piani regolatori erano, ovviamente, conosciuti ai promotori.
Probabilmente, l'intento non era rimettere mano al PRG vigente, frutto delle politiche urbanistiche/speculative del PD, ma, piuttosto, in vista delle prossime amministrative, confermare la linea di continuita'.

La Torino che vogliamo ha detto...

Ma probabilmente c'era anche l'intenzione di portare a casa alcuni risultati utili ad acquisire consensi all'amministrazione attuale, diciamo che non sono stati capaci a gestire un percorso fatto emergere che in quanto diventato pubblico ha reso evidenti problematiche su cui era diventato complicato agire alla luce del sole